All’indomani dell’approvazione del Decreto Aiuti-quater, sono tante le associazioni di categoria che si stanno rivolgendo al Governo per chiedere supporto su situazioni insostenibili, dal blocco della cessione dei crediti che di fatto ingolfa tutto il mercato dei bonus fiscali, al caro energia e bollette.

Caro energia e bonus fiscali: ANACI scrive al premier

Tra queste, anche quella di ANACI, l’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari Italiani, che, con una lunga missiva indirizzata al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha lanciato un allarme sociale “a tutela della cittadinanza che vive in condomino e che conta oltre quaranta milioni di italiani”.

Spiega ANACI che a destare particolare preoccupazione sono appunto il caro bollette e le criticità legate ai bonus fiscali, situazioni sulle quali si chiede all’esecutivo un drastico cambio di rotta. Perché, se il decreto Aiuti-Quater è venuto in soccorso delle imprese, ancora non c’è nulla di definito per le famiglie.

Da questo punto di vista, gli amministratori di condominio spiegano le difficoltà nel far fronte alle bollette di conguaglio arrivate in riferimento alla gestione 2021/2022 e nella predisposizione dei preventivi per la nuova gestione 2022/2023. Sottolinea il presidente di ANACIing. Francesco Burrelli, che questa drammatica situazione non può che portare in moltissimi casi l’amministratore del condominio al non potere onorare i pagamenti delle bollette nei tempi previsti con il rischio, più che concreto, di andare incontro a distacchi e/o sospensioni delle forniture; tutto ciò nonostante si sia attivato immediatamente, in maniera responsabile e diligente, rispetto ai propri obblighi nel perseguire le morosità individuali attraverso l’utilizzo delle azioni legali dei decreti ingiuntivi così come previsto dal nostro ordinamento.

Diventa quindi sempre più reale l’ipotesi il rischio che almeno sette condomini su dieci, a breve, non riusciranno più a far fronte alle spese che deriveranno da questi aumenti incontrollati dei costi dell’energia che, oltretutto ed inevitabilmente, si stanno riflettendo anche sui materiali e sui servizi di manutenzione delle case degli italiani.